sabato 25 agosto 2012

Mento asburgico

Carlo V d'Aburgo, affetto da un evidente prognatismo mandibolare, un giorno confidò ad un amico un disagio, le cose andarono precisamente così (da leggere spostando la mandibola in avanti): "Ni sach' picchè quand piove mi si riempie la puzzangher d'acqua e quand pije li busc m'arriv li schizz".

giovedì 23 agosto 2012

Indecisione al bar

Due amici in una calda mattina di Agosto entrano in un bar, si rivolgono verso la macchina dell’espresso, poi si guardano e uno chiede l’altro: un cafè, questi gli riponde un cafè e la cosa va avanti diverse volte. Il barista, dopo aver assistito alla scena dice: ”intanto che decidete cosa prendere, mi faccio un cafè, poi fatemi sapè ”.

lunedì 23 luglio 2012

Penne

Penne, provincia di Pescara (ancora per poco), Abruzzo è una bellissima donna che crede di essere brutta e resta in casa, ora sono in molti a sostenere questa tesi. 
E' uno splendido borgo medievale, un tempo sede vescovile, conosciuto anche come "la Città del mattone"che recentemente ha fatto il suo ingresso tra i borghi più belli d'Italia.
Dista pochi chilometri sia dal mare che dalla montagna.
Il borgo è circondato dalle vestigia delle antiche mura di cinta, sono suggestivi gli ingressi al paese, la porta di San Francesco, la porta di Santa chiara e le mura che si possono apprezzare dalla passeggiata detta "il Serpentone". I vicoli del centro storico disegnano scorci particolari e si caratterizzano per la pressenza di numerose fontane.
I suoi abitanti sono detti pennesi o in dialetto locale "li pinnisi".
La frase più frequentemente pronunciata dai pennesi fuori casa quando parlano del proprio paese è "ponn, la capital de lu mon".
Queste sono alcune immagini del paese



Arco San Francesco



Salita Santa Croce




Chiesa di San Giovanni

 Vicolo
 Vicolo
 vicolo
Vicolo
 Piazzetta Fontemanente
 Fontana di Fontemanente
 Vicolo tre re

venerdì 13 aprile 2012

Breve messaggio d'Amore

Più buoni nei giorni di festa e allora auguri a tutti, mi raccomando originali, non in serie, altrimente non rispondo. Che una sensazione di benessere profuso attraversi il nostro essere dall'alluce alla punta dei capelli. Poi ci vorrebbe una mentina per il cervello che rinfreschi le idee.
Ciao e Buona Pasqua a tutti

venerdì 24 febbraio 2012

Porto Cavi


Foto scattata dal mio telefonino, io la trovo rilassante, ciao. Property of Orlo

mercoledì 8 febbraio 2012

E tutte le volte

E tutte le volte

Periodo di magra, quello si laurea e non sa che fare, l’altro si fidanza e poi si tira indietro, anche lui o vive nel passato o si proietta nel futuro, ma perché, si domandava seduto davanti al focolare domestico.

Pensò che prima era più facile, forse la gente si voleva più bene, c’era più solidarietà, meno arrivismo, più amicizia; poi si disse: “non posso crearmi un alibi e mentire a me stesso, è sempre stato così, adesso magari vogliamo di più, abbiamo più tappe di vita obbligate, lo studio, l’amore, il lavoro, i figli e la felicità, ma prima chi ci pensava, secondo lui nessuno, i problemi erano reali, pardon pratici. Si fa come si può, pragmaticamente, si confortò”.

Ad un tratto, gli vennero in mente le parole della madre che tornata da un simposio di psicologia gli parlò dei meccanismi che portano a perpetuare gli errori: “si sbaglia sempre nello stesso modo perché noi ci comportiamo nello stesso maniera, litighiamo e ci preoccupiamo sempre delle medesime cose, tutti i giorni ripetiamo azioni e pensieri con gli stessi meccanismi come se percorressimo un cerchio, anzi tutto il giorno percorriamo delle circonferenze uguali a seconda della situazione in cui ci troviamo, ma sempre con lo stesso meccanismo, che ci porta ad agire e sbagliare.
Come si fa allora? Domandò

La madre: “Bisogna rompere i cerchi!”

Il figlio pensò che qualche decennio prima, la gente viveva più in gruppo, i giovani tornavano a casa solo per mangiare e dormire e adesso invece? No, a casa, tanto se esci chi incontri? Cosa fai? Se esci non conosci nessuno e ti annoi? E poi devi essere brillante, allegro, di successo altrimenti no, non vale. Ma chi l’ha detto? E tutta colpa della televisione, mentì a se stesso, spense con un bicchiere d’acqua l’ultima brace del focolare e accese la televisione.